Ibiza è la terza isola come dimensioni dell'arcipelago delle Baleari (la seconda come popolazione residente) ma sicuramente la più modaiola: qui le spiagge sono quasi deserte sino al pomeriggio, quando si riempiono con i "fuoriusciti" dalla discoteche.

Tuttavia anche ad Ibiza non mancano i reperti di un passato più o meno recente. Trascurando le imponenti fortificazioni della città vecchio (XVI secolo) e le necropoli puniche, vicinissimi a Sa Caleta (a pochi chilometri dal piccolo ma molto efficiente aeroporto) possiamo trovare tre siti interessanti raggruppati in pochi ettari di bosco e macchia mediterranea e prospicienti al mare.

 

Il villaggio fenicio (metà del VII secolo A.C.)

Si tratta di una struttura di modeste dimensioni in alto sul mare. Difese da una solida cancellata, vi si possono ammirare le strutture murarie appena abbozzate degli edifici di un insediamento che arrivò ad ospitare almeno 300 persone, in gran parte dedite alla metallurgia. Dopo una cinquantina d'anni il villaggio venne abbandonato e la sua popolazione si spostò all'attuale capitale dell'isola, Ibiza. Nel villaggio è particolarmente interessante il grande forno circolare utilizzabile da tutta la comunità.


Le "cabine da scalo" (villaggi di pescatori)

A mio giudizio dovrebbero trattarsi di semplici ricoveri per le imbarcazioni (almeno da quanto si direbbe vedendo le guide di legno o metallo che terminano al loro interno, destinate a tirare a secco le barche), anche se parecchi potrebbero essere stati anche abitati. Interessante il villaggio di Sa Caleta (apparentemente in gran parte abbandonato) a poche decine di metri dai resti archeologici fenici: alcune decine di cabine occupano l'intera baia circolare  sulle cui scogliere sono state costruite. Da notare che le "cabine da scalo" si trovano(in minor numero) in tutte le baie circolari dell'isola.

 

Le fortificazioni militari sulle scogliere a picco sul mare
La terza caratteristica di questa piccola porzione di territorio è costituita da bunker e supporti per artiglieria risalenti al 1940 destinati a difendere la madre patria da attacchi navali. La zona aveva una valenza militare che la portò ad ospitare una serie di fortificazioni in cemento armato ristrutturate di recente con fondi regionali ed europei in uno con il vicinissimo villaggio fenicio. Ormai il tutto è stato preso di mira dai "murales" che hanno utilizzato le pareti per le loro creazioni con pittoreschi effetti.

 

Vi lascio ora alla galleria fotografica che illustra adeguatamente il mio succinto resoconto: cliccate sulle immagini per visualizzarle ingrandite.

 

Alfredo Izeta - luglio 2014
 

 

 

 

Il villaggio fenicio
Il villaggio di pescatori: le "cabine da scalo"
bunker e fortificazioni (1940)

 

 

 

 

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Amici Comit - agosto 2014