Quelli che la Banca Commerciale Italiana.....

 

UN MEMENTO HOMO !

QUANDO IL PRIVILEGIO VIENE STRUMENTALIZZATO A DANNO DEGLI ALTRI….

 

Non è la prima volta che mi presto a delle riflessioni che interessano il mondo di noi bancari, più o meno  “piazzati”,  nei diversi gradini della carriera professionale. E lo voglio fare anche ora mettendomi a confronto con quel mondo che, per sfortuna, ma sovente anche per sua colpa, vive una situazione diversa dalla nostra.

Diciamo subito che noi, grazie alla scuola, ma anche e soprattutto all’integrazione culturale e professionale che ci ha fornito la nostra Banca Commerciale Italiana, nelle sue diverse filiali italiane ed estere, ora possiamo permetterci una vita abbastanza tranquilla e serena nel senso che qualche sfizio, anche di una certa rilevanza economica, possiamo permettercelo senza “rovinarci” più di tanto. Insomma, per dirla in breve, grazie a Dio, non siamo costretti a guardare qualche centesimo di Euro per comperarci una bistecca, come invece succede tutti i giorni nei supermercati  quando osserviamo certe persone sicuramente più sfortunate di noi, costrette a limare su tutto pur di tirare avanti.   E di questo, tutti noi dovremmo esserne consapevoli, facendo un esame obiettivo sulla nostra condizione, sia pur diversa da collega e collega, ma sempre in linea con la dignità e le necessità di ogni giorno. Andrebbe anche ricordato che, da parte nostra, il raggiungimento di certi obiettivi professionali, non è sempre stato indolore tanto da poter onestamente affermare di essere stati più o meno generosamente ricambiati delle nostre fatiche. 

Spesso penso all’attuale fenomeno epocale delle migrazioni, realtà che, anche se non può essere messa a confronto per una miriade di motivazioni di ogni ordine e grado,  è pur sempre accostabile alle persone umane, con le stesse necessità nutrizionali, fisiologiche, sanitarie che abbiamo anche noi più fortunati. Insomma, per tutti esiste un denominatore comune ! Non è una  omelia da messa domenicale questa mia riflessione, ma semplicemente un input per ricordarci  un qualcosa di serio che ci deve far pensare e, di conseguenza, far apprezzare ancor di più il nostro status. Non è detto infatti che, a breve, se non avremmo riflettuto aprioristicamente su questa difficile e velocissima  realtà in itinere, non ci si trovi in una condizione tale da trovarci del tutto impreparati con imprevedibili conseguenze istituzionali, riguardanti Ulss, Inps, Tribunali ecc., realtà che che potrebbero improvvisamente diventare incapaci di  svolgere il loro ruolo (non è che ne siamo ora lontani  !)

Oggi pare che tutto vada bene, secondo i nostri politici, ma questa mi pare la barzelletta riconducibile a quel tale (che onesto non era) e che diceva;  “…tutti onesti maresciallo, anche se la roba manca…” 

Detto questo, vorrei togliermi un sassolino dalle scarpe. Lo dico con molta calma, serenità e, mi pare, anzi ne sono assolutamente certo, con la massima onestà intellettuale.

Anche nel nostro ambiente, lo abbiamo visto negli ultimi 10 anni circa, c’è  stato chi,  non rendendosi conto della sua-nostra condizione di privilegio di cui parlavo dianzi, ha letteralmente massacrato la nostra categoria tanto da essere stati costretti ad assistere che sacrosanti diritti della liquidazione del Fondocomit fossero erogati a tanti parenti dei vari “de cuius” anziché dare una soddisfazione a chi sfortunatamente ci ha lasciato. 

Queste sono cose che non si dimenticano e costituiscono il frutto di chi, da certe nicchie dorate di benessere ed inconsapevolezza, si può permettere queste cose, addirittura intimorendo chi esprimeva  già da allora la verità, sancita anche dai Tribunali. 

Intanto buone vacanze a tutti.

 

ARNALDO DE PORTI (Feltre)

 

 

 

 

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Quelli che la Banca Commerciale Italiana..... - le news di agosto 2015