Profilo biografico di Giuseppe Toeplitz
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Prima puntata - Origini familiari e formazione Giuseppe Leopoldo (Józef Leopold) Toeplitz nacque il 10 dicembre 1866 a Varsavia da Bonaventura e da Regina Konic, quinto di undici fratelli. La famiglia Toeplitz, le cui origini accertate risalgono alla fine del secolo XVII, era probabilmente tra le più importanti, per ricchezza e tradizione, dell’alta borghesia ebraica di Varsavia . L’impegno politico e la cura dei possedimenti agrari, degli affari finanziari e commerciali furono le caratteristiche salienti di tutta la storia della famiglia Toeplitz. Teodoro, padre di Bonaventura, commerciante e industriale, oltre che studioso della religione ebraica, ricoprì numerose cariche pubbliche a Varsavia e partecipò in prima persona alla rivoluzione del 1830 (1). Tra i figli di Teodoro, Enrico fu proprietario terriero, diresse una ditta di spedizioni e fu tra i fondatori della Bank Handlowy, il principale istituto di credito privato di Varsavia; Bonaventura, oltre a dirigere la casa bancaria Rau di Varsavia, amministrò le proprietà terriere dei nobili polacchi Sanguszko, occupandosi contemporaneamente di una sua tenuta di barbabietole da zucchero, probabilmente a Kielce, in cui introdusse metodi di raffinazione all’avanguardia che gli fruttarono ingenti profitti.
T. trascorse parte dell’infanzia in campagna nelle tenute amministrate dal padre, dove gli fu impartita un’istruzione non dissimile da quella dei figli dei nobili latifondisti polacchi. Verso la fine degli anni Ottanta, dopo aver concluso gli studi classici «nella famosa scuola balto-tedesca di «Mitau», nell’attuale Lettonia, si iscrisse alla facoltà di ingegneria dell’Università di Gand e poi al Politecnico di Aquisgrana, ma non completò gli studi. Nel frattempo T. si era sposato con Anne de Grand Ry, nobile di origine olandese conosciuta ad Aquisgrana; il matrimonio, secondo il ricordo del figlio, fu celebrato contro la volontà delle rispettive famiglie «che negarono qualunque sussidio alla giovane coppia», costringendo T. a cercarsi subito un lavoro.
(1) Cfr. Sagi Warszawskie. T. stesso così si espresse a proposito del carattere patriottico della sua famiglia: «Egli ricorda con legittimo orgoglio che il proprio nonno nel 1830, suo padre e i suoi zii patemi e materni, nel 1863, presero parte attiva nelle lotte per la libertà e l’indipendenza della Polonia»; cfr. AS BCI, Verbali del Consiglio di Amministrazione (VCA), voi. 40, f. 223, 28 marzo 1918. Tra i fratelli di T., Teodoro ebbe anch’egli la vocazione politica della famiglia, prima come cospiratore socialista sotto l’impero zarista, poi come fondatore, dopo la prima guerra mondiale e l’indipendenza della Polonia, del movimento delle cooperative; cfr. Sagi Warszawskie. Per un inquadramento storico si veda Aleksander Gieysztor, Storia della Polonia, Milano, Bompiani, fine della prima puntata (continua) |
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