Amici Comit News - marzo 2014

 

 

     Luigi Vercellini: una vita in viaggio per la Comit    

Donati all’Archivio fotografie e cimeli della sua attività all’estero

 

Rossella Laria

 

Luigi Vercellini venne assunto alla Sede di Milano della Banca Commerciale Italiana nel settembre 1949, subito dopo  ver conseguito la maturità classica.

Assegnato nel 1956 agli Scambi Commerciali della stessa sede, compì già in questi anni diverse missioni all’estero, soprattutto in Austria, Cecoslovacchia e Russia. Nel 1967 passò all’Ufficio Merci e Scambi Commerciali, nel 1971 alla Segreteria Estero e nel 1973 divenne capo dell’Ufficio Relazioni Estere. Andò in pensione nel 1994, ma rimase una

presenza attiva lavorando per la banca ungherese Central-European International Bank Ltd. (CIB) di cui fu presidente fino al 2003. L’esperienza di Vercellini è una testimonianza quindi, dal dopoguerra all’inizio del nuovo millennio,  dell’attività all’estero della Banca Commerciale Italiana, che lo mandava in avanscoperta in tutti i paesi, in modo articolare nell’Europa dell’Est e in estremo Oriente.

Una vita in viaggio: Luigi Vercellini ci ha raccontato di essere stato 156 volte a Mosca e una trentina in Cina, la sua signora teneva il conto dei voli presi, che in un anno furono addirittura 180. Con le sue testimonianze orali, Luigi Vercellini ci ha permesso di approfondire la conoscenza di usanze sociali e di particolari momenti storico-politici, come nel caso dei suoi racconti di viaggio nella Cina di Mao degli anni ’70, dove la Comit era tra i pochi operatori stranieri ammessi. Nella prima visi ta dopo la rivoluzione di Mao, i nostri inviati  rrivarono in treno fino ad Hong Kong, poi dovettero attraversare a piedi, valigie alla mano, il ponte che univa i due stati, per poi riprendere un treno per Canton. Gli incontri d’affari si svolgevano in due fasi: nella prima veniva letto un pensiero di Mao da parte della guardia rossa, nella seconda avvenivano le trattative vere e proprie.

Anche le fotografie che Vercellini ci ha donato rappresentano delle testimonianze importanti: si tratta di scatti istituzionali, con strette di mano e foto di gruppo alla stipula di accordi internazionali o cene di rappresentanza; ma anche di immagini di momenti di svago con compagni di viaggio. In entrambi i casi le fotografie sanno raccontarci un

incontro tra culture diverse.

Tra i doni ricevuti dal nostro Archivio ci sono anche numerosi pezzi museali, anche in questo caso si tratta in molti casi di “doni istituzionali”, principalmente medaglie celebrative che arrivano da tutto il mondo, ma anche di alcuni gadget o acquisti personali che ci fanno ancora riflettere su particolari usanze o momenti storici.

Luigi Vercellini dunque ci ha consegnato parte della sua memoria personale e istituzionale, rendendocene custodi e permettendoci di condividerla, e ha certamente dato un valore aggiunto alle fonti documentarie in nostro possesso.

 

Tratto da:
ARCHIVIO STORICO INTESASANPAOLO NEWS
NEWSLETTER N. 20 - FEBBRAIO 2014

 

 

 

 

 

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