PARLIAMO DI SESSO NELL’ETA’ ADULTA. E CIO’ CON ESTREMA CHIAREZZA E LUNGI DA OGNI TABU’
 

 

Non so se è una mia personale opinione quella che sto per esprimere, ma mi par di sentire abbastanza spesso in giro alcune chiacchiere (a mio avviso da persone ipocrite o da giovani che, giocoforza, ancora non sanno cosa significhi essere anziani), secondo cui la persona in età avanzata non dovrebbe più pensare al sesso. Non solo, ma ho anche sentito da certa gente, ipocritamente anche in questo caso, che ad un certo momento della vita sia più opportuno leggere un libro, magari seduti su una comoda poltrona, calzando un paio di calde… pantofole, in nome di una certa etica. Un giorno, scherzando, ho sentito dire ciò anche da mio genero… tra l’altro, persona politica abbastanza acculturata, il cui… capo politico (mio coetaneo) potrebbe dire qualcosa più di tutti noi, nella sua ex veste di finanziatore delle… ”Ruby… ad Arcore”. E mi fermo qui, soprattutto per non alimentare ulteriori curiosità…
Io, a queste persone, senza alcuna remora ed anche senza ombra di dubbio, dico che non c’è nulla di più sbagliato ragionare in questi termini in quanto, ove non ci siano controindicazioni, il sesso costituisce - sia per la donna che per l’uomo - una componente fisiologica importantissima che termina con il termine della vita. So, a riprova di quanto vado dicendo e quindi con cognizione di causa, che ci sono persone che, pur avendo superato, a volte anche la più rosea aspettativa di vita, praticano il sesso regolarmente, sia pur in termini ridotti rispetto alla giovane età.
Mi consta, tra l’altro, che fare sesso completo, e cioè fino alla fisiologica conclusione, faccia bene anche alla prostata, come mi è stato riferito da un medico.
L'orgasmo poi, realtà che ha luogo fino alla tarda età, è un vero toccasana per la salute del corpo e per il suo equilibrio, con la sua capacità di scaricare lo stress accumulato dall'organismo e portare benefici al cuore.
In età matura si vive una seconda primavera sensoriale, e anche se si hanno meno rapporti sessuali completi, è sicuramente più alto il grado di soddisfazione.
Purtroppo, come detto dianzi, nella nostra società che demonizza la vecchiaia, queste credenze influenzano negativamente la vita sessuale delle persone anziane, creando problemi di mancanza di desiderio per paura di far brutta figura per cui si instaura una situazione di impotenza più mentale che fisica.
Ad una certa età, la possibilità del rapporto vaginale con il raggiungimento dell'orgasmo, la frequenza e l'intensità del rapporto medesimo, hanno un'importanza relativa rispetto al bisogno di vicinanza, alla necessità di sentirsi desiderati e apprezzati, ai valori relazionali che lo scambio sessuale comporta.
Tutte queste caratteristiche consentono di non rassegnarsi passivamente all'età che avanza, ma di affrontarla ed elaborarla, per utilizzare al meglio le capacità disponibili e le ricchezze di esperienza accumulate negli anni.. in Veneto, per esempio, si dice che “la gallina vecchia fa buon brodo…”
Mi sono state fatte alcune confidenze. Una persona di novant’anni, ovviamente in buona salute, tra l’altro donna, mi ha riferito, qualche anno prima di morire, che lei ha sempre sentito l’esigenza sessuale anche se, le condizioni di vedovanza, non le permettevano da qualche anno di soddisfare detta esigenza. Anche per l’uomo il discorso non è diverso, anzi !, solo che per l’uomo subentrano altri fattori, che, in questa sede, sarebbe lungo e difficile spiegare.
Vorrei concludere pertanto con una nota positiva dicendo che l’età avanzata non costituisce né un freno né una remora, sia pur in termini e modalità diverse, a fronte di quel richiamo sessuale, iniziato nell’adolescenza e che continua sia alla fini della nostra vita.
Mi piacerebbe sentire qualche commento serio, sincero e, se vuoi, anche dialetticamente… audace. Come quando si dicono tante verità scherzando.

Arnaldo De Porti (Feltre)

 

 

 

 

 

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