Buon Natale

 

Le acque del fiume hanno strane ondulazioni: piccole ondine si agitano improvvise lungo la riva, profondi mulinelli roteano nel centro del corso d’acqua, strani bagliori appaiono dalle profondità delle acque, talora scurite da ombre fugaci. Cosa sta capitando nel grande e possente fiume?

Sta avvenendo che le sirenette e i folletti delle acque sono in agitazione. Le argentee sirenette discutono animatamente tra di loro e talora la loro pelle e i loro occhi, brillanti per le accalorate discussioni, mandano luccicanti bagliori verso la superficie dell’acqua. Anche le piccole codine si agitano frenetiche per consentire loro di spostarsi da un gruppo di discussione all’altro, formando le piccole onde che si infrangono sulle sponde.

Dal canto loro i folletti, con i loro abitucci verdi e i cappelli color della melma, non sono da meno: sono loro che, per sottolineare i propri ragionamenti e cercare di ottenere l’approvazione, girano vorticosamente su loro stessi creando i mulinelli gorgoglianti che increspano il centro del fiume.

Ma qual’è l’argomento del contendere? Sembra impossibile ma è il Natale. Sì, perché ognuno dei due gruppi vorrebbe avere la supremazia sull’altro e quindi essere riconosciuto come l’U.O.G.I.D.A.N. (Unico Organizzatore Indiscusso dell’Addobbo Natalizio). Un organismo molto prestigioso per avere il cui controllo ogni anno le due fazioni si scontrano frontalmente e senza esclusioni di colpi.

L’anno scorso avevano vinto le sirenette che si erano messe subito all’opera. Raccolti tutti i fiori, le bacche, le foglie e i rami che fluttuavano sul pelo dell’acqua, trasportati dalla lenta corrente invernale, avevano intrecciato belle ghirlande da depositare sulle sponde del fiume la vigilia di Natale. La sirenetta Hoters, la più creativa e spavalda, era poi andata a caccia, nottetempo, di piume: quelle bianche dei gabbiani e quelle variopinte delle anatre, quelle scure dei cormorani e quelle grige di colombi e piccioni. Aveva preparato ventaglietti, coroncine e collane da depositare sui rami degli alberi che si inchinano a sfiorare la superficie dell’acqua. Dunque tutto era pronto. Ma non avevano fatto i conti con i dispettosi folletti, i quali, non avendo assolutamente digerito la sconfitta, poche ore prima della mezzanotte, schierati come truppe d’assalto follettiane, avevano lanciato manciate di melma e fango distruggendo quasi del tutto il lavoro delle sirenette.

L’anno precedente erano state invece le sirenette a rovinare le decorazioni create dai vincenti folletti. Avevano distrutto, con precisi e mirati colpi di coda, le belle e fantasiose costruzioni create lungo gli argini. Così i coni, le spirali e le piramidi, composte di fango e ricoperte di muschio verde, erbe selvatiche e foglie ingiallite, si erano dissolte quasi tutte nell’acqua senza lasciare traccia, nonostante i disperati tentativi di salvarle da parte del coraggioso Yuvik.

Ecco quindi che quest’anno entrambi i gruppi stanno affilando le armi pronti al duro scontro. Ci si prepara a vincere a ogni costo e a difendere le proprie belle e originali opere che delizieranno e stupiranno il giorno di Natale le famiglie umane. Sirenette e folletti sanno infatti che, nel pomeriggio del 25 Dicembre, dopo le ricche cene e i lauti pranzi, satolli e lieti per i doni fatti e ricevuti, gli “Umani” si recheranno a passeggiare lungo le sponde del fiume emettendo, come sempre, gridolini di felicità e curiosità nel vedere gli addobbi, da loro ingenuamente creduti opera della natura, anziché creati per loro dai piccoli abitanti del fiume.

Dunque la guerra è in atto quando, all’improvviso, qualcosa di imprevisto e imprevedibile accade. Una luce azzurrata rischiara il letto del fiume, gli “Umani”, assiepati lungo i parapetti, lanciano esclamazioni di gioia e stupore, guardando estatici oltre l’altra sponda, gli occhi rivolti verso l’alto. Folletti e sirenette sospendono le scaramucce e cercano di capire cosa sta succedendo: le acque, prima scure e imperscrutabili, sono ora luminose e azzurre, magiche come se fosse intervenuta con la sua bacchetta la Fata Turchina (che peraltro non è autorizzata a concorrere alla gara di addobbo, appartenendo ad altro regno della fantasia). Anche loro dunque alzano gli occhi verso l’alto e, meravigliati, comprendono che gli “Umani”, quest’anno, li hanno preceduti nel creare la magia del Natale accendendo gli “Spiriti Blu” ad illuminare, in cima alla collina, la piccola e antica Chiesa dei Cappuccini.

Dinanzi al fatto compiuto è perciò giocoforza che pace sia fatta tra folletti e sirenette; anche loro, come gli “Umani” che si affacceranno sul lento, pigro, grande fiume, godranno per molte e molte notti del magico spettacolo. 

 

Un Buon Natale a tutti dalla “magica” Torino e da Piera Favetto

 

Gli “Spiriti Blu” (di Rebecca Horn) illuminano la Chiesa dei Cappuccini e si riflettono nel Po

Una delle opere di “Luci d’Artista” a Torino.

 

Piera Favetto (Torino)

 

 

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Amici Comit News - Natale 2013