Tra
poco sarà Natale e si avverte già l’atmosfera natalizia
dalle luminarie e dalle vetrine dei negozi e dagli spots
televisivi. Uno degli elementi chiave del periodo di
Natale sono le belle musiche sia i canti popolari
tradizionali che vengono proposti in varie occasioni e
che costittuiscono le colonne sonore dei films sia le
composizioni di musica sacra elaborate da celebri
compositori. Chi non riconosce i popolari “Tu scendi
dalle stelle”, “Adeste fideles”, “White Christmas” o
“Astro del Ciel” “Jngle Bells” interpretati da vari
cori di ogni paese o da solisti di fama internazionale e
che contribuiscono a creare una atmosfera festosa ? Il
repertorio musicale religioso di Natale è sempre
stimolante. A sentirlo, non lascia indifferente nessuno,
compresi l’ateo e l’agnostico. C’è chi prova a
scrollarsi di dosso la tradizione religiosa legata al
Natale, ma la musica che rallegra tutto il mese di
dicembre non glielo permette. Anzi, lo coinvolge e lo
induce a riflettere. Dicono che White Christmas
(Bianco Natale), cantato da Bing Crosby, sia il brano
più venduto nella storia della musica.
Molte persone ogni dicembre intonano nelle chiese, così
come a casa, per le strade della città, persino in auto
mentre vanno a lavoro i canti corali Adeste fideles
(Venite fedeli), Tu scendi dalle stelle
(composto dal napoletano sant’Alfonso de’ Liguori nel
1754) e Stille nacht (Notte silenziosa o Astro
del ciel).
La bellezza dei canti natalizi sta nella fusione della
musica con i significati letterari, interpreti del clima
spirituale che si assapora nel mese dedicato alla
nascita di Gesù. , per i fedeli i canti rappresentano
soprattutto un’occasione di preghiera, e non sono mai
semplici manifestazioni folkloristiche. «Chi canta bene
prega due volte» diceva sant’Agostino. « Se è vero che
esistono cori natalizi (come quelli di Johann Sebastian
Bach e di Georg Friedrich Händel) riservati a cantori
virtuosi, è altrettanto vero che essi hanno un fascino
che coinvolge tutta la comunità. Quando ascoltiamo il
Weihnachtsoratorium (Oratorio di Natale),
scritto da Bach per il ciclo delle feste liturgiche da
Natale all’Epifania (1734-35), e più ancora il The
Messiah (Il Messia), composto da Händel nel 1741.
sentiamo l’atmosfera propria del periodo nataliziol
Quando la musica natalizia viene commercializzata, cala
anche il fervore dell’intimità religiosa e creativa del
Natale in famiglia. La smania del consumo impoverisce il
significato della festa Sacri o meno, i canti
rappresentano in ogni caso un positivo strumento di
condivisione. «Musica e voci hanno qualcosa di divino,
soprattutto a Natale – sostiene il cantautore italiano
Claudio Baglioni –. Le canzoni sono un’arte povera con
una grande capacità evocativa, sono come i profumi e
gli odori. Ma a vedere nella musica sacra un valido
strumento di richiamo all’amore specie nelle festività
Natalizie non sono soltanto le famiglie che si preparano
alla vigilia o i fedeli raccolti in chiesa. Anche molti
compositori cinematografici ne hanno tratto ispirazione
per rendere il pathos sullo schermo. Basta
ascoltare la popolare colonna sonora del film The
Mission, scritta da Ennio Morricone, ed utilizzata
inseguito per fini culturali per rendersene conto A
anche la scrittrice Susanna Tamaro, ha elogiato
l’importanza della musica per creare una atmosfera e sul
tema ha steso persino un romanzo, pubblicato da Rizzoli
nel 2006. Certamente Natale sarebbe diverso senza i
canti natalizi che ci distendono e ci invitano ad essere
migliori e più comprensivi
Giuseppe Bardone (Casteggio) |