CONFLUENZE CULTURALI ANTICHE NELLA CIVILTÀ ATTUALE - di Giorgio Nobis   
 

NOTA DELLA REDAZIONE

 

L’imponente e continuo flusso d’informazioni, oggi disponibili, offre notevoli possibilità di dettagliate conoscenze in molteplici settori, insieme al rischio, però, di smarrire la visione d’insieme e di recidere i legami con il passato, nei confronti del quale l'uomo moderno può essere tentato di nutrire, senza fondamento, un senso d’altezzosa superiorità. È perciò necessario ”Vedere” di là delle cose contingenti, affinché lo stato di coscienza non rimanga cir­coscritto al 'qui e ora’.

Val la pena di rammentare uno scritto teilhardiano del 1938, in cui si legge: «Sforziamoci di togliere dal nostro essere, a una a una, le cose che abbiamo ricevuto dalla società. Sopprimiamo naturalmente tutti gli ultimi mezzi di comunicazione (terrestri, aerei, eterei) recentemente creati dalla scienza. É però necessario procedere oltre.

Eliminiamo qualsiasi forma d'industria e di agricoltura. Tentiamo di dimenticare tutta la storia. Supponiamo l’assenza di ogni forma di linguaggio. Giungiamo sino alle soglie dello stato quasi inconcepibile che sarebbe rappresentato dalla nostra coscienza assolu­tamente priva di qualsiasi influenza umana. Che cosa rimane del vivo del nostro essere dopo tale spoglio? E un abito dei nostri corpi o una parte della nostra anima che abbiamo idealmente lasciato cadere?

E ora, seguiamo il cammino inverso. Riprendiamo a uno a uno i rivestimenti educativi che abbiamo tentato di abbandonare. Mentre ce li rimettiamo, però, cerchiamo di rivivere confusamente la loro storia. Quale immensa ricerca a tentoni per tessere ciascuno di noi! Quante moltitudini al lavoro! E per quanto tempo!...Nel corso della durata, uno stato umano di coscienza collettiva si costituisce gradualmente. E ogni nuova generazione di coscienze individuali lo raccoglie e lo trasmette un po’ più lontano»."

E altrove: «Sotto lo sforzo libero e ingegnoso delle intelligenze che si susseguono, qualche cosa.... si accumula in modo irreversibile... Ora, questo ‘qualche cosa’, edificazione di materia o edificazione di bellezza, sistemi di pensiero o sistemi d’azione, finisce sempre per tradursi in aumento di coscienza..».

Il lavoro che segue, CONFLUENZE CULTURALI ANTICHE NELLA CIVILTÀ ATTUALE,

di Giorgio Nobis, risponde alla sollecitazione teilhardiana di prendere coscienza dei fondamentali contributi delle antiche culture all’edificazione della civiltà odierna. Si capisce che un’intera biblio­teca non basterebbe a descrivere l’immensa opera dei nostri progenitori per avanzale a piccoli o grandi passi in tutti i campi del sapere, del saper-fare e del saper-essere. Tuttavia il lavoro di Giorgio Nobis, tracciando le linee principali dello sviluppo umano, ci conduce a volgere lo sguardo verso il passato, al fine di ampliare significativamente la nostra coscienza individuale.

Lo scenario descritto fa parte dell’evoluzione generale, che è di tipo ascendente. Si tratta di un moto di trasformazione e di coscientizzazione attraverso cui l’uomo gradualmente si differenzia (pur senza separarsene) dall’Albero della vita, impreziosito dalle sue invenzioni e creazioni spirituali, dai suoi progetti e dalla sua fede nel Creatore.

Amici Comit - settembre 2013