VENERDI' 14 AGOSTO 2015 - partiti dal ponte di Cornei in
prossimità dell'omonima pizzeria abbiamo imboccato il sentiero
(piacevole da percorrere anche ad agosto in quanto in gran parte all'ombra)
che ci ha condotto in una quarantina di minuti sino all'altura di San
Lorenzino, ripulita e resa accessibile da una stradina sterrata che ora
permette un accesso più facile al parco archeologico (in realtà un'area
monumentale che racchiude al suo interno una serie di fabbricati religiosi e
laici di epoca medievale e rinascimentale, dal X al XVI secolo).
Recenti lavori di ristrutturazione hanno portato alla costruzione di unbrutto
ma utile
parcheggio con una fontanina al suo interno, dalla quale ci siamo
abbondantemente riforniti di acqua e abbiamo incominciato a salire.
A poche decine di metri dall'inizio della facile arrampicata si incontrano
in rapida successione:
- l'Oratorio (inizio XVI secolo)
- i resti di edifici in pietra e calce (dal XV al XIX secolo)
- la Chiesa di San Lorenzino (il primo impianto risale al XII secolo: venne tuttavia ricostruita nel XVI secolo)
- il "Castrum" (X secolo?)
Alla chiesa abbiamo incontrato il saggista finalese
Giuseppe Testa (visibile nella fotografia qui sopra), autore tra l'altro
del libro "Orco e il suo Castrum" che ha aperto la porta d'ingresso e ci ha
permesso di ammirare e fotografare i cicli di affreschi che, anche se molto
rimaneggiati, attestano l'antico splendore dell'edificio religioso.
Passo ora all'analisi dei singoli monumenti, corredata da una serie di
scatti fotografici (cliccate sulle miniature sottostanti per visualizzarli
ingranditi).
Alfredo Izeta - agosto 2015
1) L'ORATORIO
Le recenti indagini archeologiche hanno confermato la destinazione a luogo di culto degli antichi ruderi noti come "l'oratorio". Si tratta di un edificio a pianta rettangolare con aula unica e vano absidate con volta a crociera, ai cui centro si conservano i resti dell’altare. Una panca in muratura corre alla base del perimetro interno.
Il vano absidale si apre verso l'aula con un ampio arco leggermente ribassato.
I resti dei muri laterali sono stati ampiamente rimaneggiati nel corso del tempo, ma lasciano intuire l'originaria estensione dell'edificio.
Alla prima fase edilizia, databile al XVI secolo, seguirono numerosi interverrei ristrutturazione con l'apertura di una finestra suda parete orientale dell'abside, l'ampliamento dell'altare e la sostituzione dell'originario tetto ligneo a due spioventi con volte in muratura.
Dopo il parziale crollo della copertura e delle pareti dell'aula, la struttura, in cattivo stato di conservazione, fu destinata a ricovero per animali fino ad epoca recente.
2) LE STRUTTURE ABITATIVE
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3) LA CHIESA DI SAN LORENZINO
La chiesa del castrum sorge su uno strapiombo, nella
parte orientale dell'altura. Essa è costituita da un'unica aula
rettangolare, con abside poligonale impostata su un alto gradone
roccioso. »
Dell'originario edificio romanico, documentato alla fine del XII, secolo
rimangono alcuni elementi reimpiegati nella facciata, tra cui una croce
cava a bracci equilateri, ottenuta da un monolite in Pietra di Finale. >
La chiesa fu ricostruita nel XV secolo, periodo al quale è databile
anche l'esile campanile cuspidato con bifore in laterizi, secondo solo
al campanile della vecchia chiesa di Gorra.
Questa datazione trova conferma in alcuni affreschi devozionali
raffiguranti San Giorgio a cavallo e la Vergine in trono, conservati al
suo interno e riferibili alla seconda metà del XV secolo .
Le vele dell'abside furono decorate nel XVI secolo con raffigurazioni
degli Evangelisti.
4) IL "CASTRUM"
Per la sua rilevanza strategica, nel Medioevo la sommità dell'altura fu occupata da un castello, noto come il Castrum Orche. La sua esistenza è tramandata dalle fonti scritte a partire dal 1162 (quindi era presumibilmente più antico di Castel Gavone), quando l'imperatore Federico I il Barbarossa confermò al marchese Enrico I, detto il Guercio, il possesso dei beni detenuti dal padre Bonifacio Del Vasto nel Savonese.
L'altura di San Lorenzino costituisce uno dei più significativi esempi di insediamenti fortificati riconducibile all'intensa fase di “incastellamento” attuata tra X e XII secolo dai Signori di Savona, discendenti da quel marchese Aleramo, al quale erano stati concessi nel 967 ampi possessi tra il Piemonte meridionale e la costa ligure. Le difese del finalese erano completate dal "Castrum" di Perti Alta e da quello di Pia (la cui ubicazione non è mai stata appurata con certezza), nonchè, più tardi, dalla costruzione di Castel Gavone, inizialmente palazzo fortificato edificato da Enrico II Del Carretto e da allora abitato dai suoi successori (la sua esistenza venne citata per la prima volta in un rogito della fine del XII secolo stipulato appunto "in caminata Govonis").
Il castrum di Orco non presenta le articolate e complesse strutture murarie tipiche dei castelli del Medioevo più tardo. Infatti, le sue difese erano limitate a pareti naturali di roccia e, probabilmente, a palizzate di legno.
Quali elementi essenziali del castello medievale
rimangono la chiesa di San Lorenzino, menzionata nel 1195, e la base di
una grande torre, originariamente a due piani, posta sul culmine
dell'altura, nonchè l'ampia cisterna, indispensabile in caso di assedio,
destinata a raccogliere l'acqua piovana.
Sino all'avvento delle armi da fuoco il "Castrum"
venne
considerato inespugnabile.
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Quelli che la Banca Commerciale Italiana...... - agosto 2015