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BIARRIZ/HONDARRIBIA 01 giugno venerdì

 

Gita fuori programma a Biarritz, rinomato centro balneare francese (al confine con i Paesi Baschi) sul Golfo di Guascogna (come si dice in Francia) o sul Golfo di Biscaglia (come si dice in Spagna). E’ il golfo a Nord della Spagna sull’Atlantico tra il Capo Ortegal in Galizia e la Punta di Peumarch  in Bretagna. Il nome di Biarritz nasce da  “Miarritze” in basco “lingua di roccia”). In queste zone di confine gli abitanti si sentono comunque sempre baschi, baschi spagnoli o baschi francesi, ma sempre baschi! Place Clemenceau è l’elegante centro della città e quindi si arriva a Place Bellevue dove c’è il Casino. Ci siamo entrati. Bella costruzione moderna e funzionale. Naturalmente la mia amica Mara ha voluto subito giocare alle slot-machines perché si diverte. Ha perso. Anche sulla nave aveva giocato alle slot-machines ma aveva vinto! Di fronte al Casinò la distesa della Grande Plage con una bella passeggiata a mare dal Pointe St-Martin  al Rocher de la Vierge circondato da isolotti. Da ogni angolo s’intravedevano suggestivi panorami marini ma anche strane  case moderne con tanti trompe-l’oeil sulle pareti esterne. Ti sembrava di veder uno affacciato alla finestra. No, era un trompe-l’oeil!

Sulla via del ritorno verso i Paesi Baschi ci siamo fermati a San Jean de Luz un porto di pesca ed elegante stazione balneare. Dietro la Piazza Luigi XIV sorge la chiesa di  St. Jean Baptiste del ‘200 a navata unica con tre piani di gallerie in legno lungo le pareti. Qui pare che la nostra guida, molto preparata e precisa, abbia detto che è avvenuto il matrimonio di Luigi XIV con Maria Teresa ma la guida del Touring ci dice che il matrimonio è stato celebrato a Hondarribia cittadina che abbiamo raggiunto subito dopo.

Sosta ancora a  Hondarribia, una cittadina con mura quattrocentesche là dove inizia la Calle Mayor fiancheggiata da vecchie case basche e dalla chiesa gotica di Santa Maria. Qui, secondo il Touring, furono celebrate le nozze di Luigi XIV con l’infanta di Spagna Maria Teresa. Caratteristiche  certe piccole case unifamiliari per i  balconi pieni di vasi dipinti all’esterno con colori vivacissimi  e pieni di fiori con fragranze cantabriche. Hondarribia è stata anche città guerriera e fortificata con il Castello di Carlo V che attualmente è un Parador (un hotel) come tanti altri Parador di questo tipo disseminati per la Spagna. I Parador (alberghi in castelli antichi, fortezze ecc) sono stati un’idea di Alfonso XIII.

 In una piazza di Hondarribia  quattro suonatori  di flauto e tamburino  suonavano su un lato della piazza, in piedi, posti in semicerchio e con il capo dovutamente coperto da un basco nero, il tipico copricapo dei Vascones. Ogni suonatore  suonava dunque tutti e  due gli strumenti tipici baschi:  con una mano teneva il flauto basco (si chiama “cisti” )   e  con l’altra batteva il tamburino attaccato al collo con una cordicella.

Un altro strumento tipico basco è la cornamusa che viene chiamata “Gita” e ha un suono particolarmente armonioso specialmente quando viene suonata dal famoso suonatore basco A.  Ñueno.
Cena in una taverna di  Hondarribia con zuppa di pesce molto liquida, buona per pucciare il pane, e gamberoni alla griglia! Nei ristoranti degli hotel te la sogni una cena così!

Seconda notte a San Sebastian (l’unico albergo dove siamo stati due notti perché abbiamo cambiato albergo ogni notte!).

 

 

 

 

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Amici Comit - giugno 2014