BASILICA DI SAN
SIMPLICIANO
visita gestita dall'ottimo Giuseppe Bardone
La basilica è tra
le più antiche chiese di Milano, è stata iniziata nel IV secolo
e rielaborata in stile romanico nel XII secolo. E’ considerata
la più integra chiesa paleocristiana di Milano. All’origine era
una delle 4 basiliche che S. Ambrogio costruì nella città per
accogliere i fedeli che aumentavano (le altre basiliche erano la
basilica Apostolorum, S. Nazaro, la Basilica Martyrum,
Sant'Ambrogio, la basilica Salvatoris, San Dionigi ora
scomparsa. La chiesa , che si chiamava Basilica Virginum, fu
finita dal successore di S. Ambrogio, san Simpliciano che fu
vescovo dal 397 al 401 d.c. e che volle essere sepolto nella
chiesa che prese il suo nome. In età longobarda (VI-VIII Secolo)
alla navata unica originaria furono aggiunte altre due, nel XII
secolo la chiesa fu ristrutturata in stile romanico con
rifacimento della facciata e sostituzione delle volte a capriate
con volte a crociera impostate da archi ogivali retti da
pilastri. Nel XIV e XV secolo furono aperte le cappelle sui due
fianchi della chiesa e nel 700 venne edificata la cappella della
Madonna del Rosario nel transetto. Tra il XV e XVI secolo furono
costruiti i due chiostri, nel XIX secolo la facciata fu
restaurata in stile pseudoromanico dall’architetto Maciachini
nel 1870, in tempi recenti i restauri sono stati mirati ad
evidenziare la originaria struttura paleocristiana e quella
romanica eliminando le successive aggiunte. La basilica è legata
alla storica battaglia di Legnano tra la Lega lombarda e
Federico Barbarossa in quanto il giorno della battaglia tre
colombe bianche si levarono dalla tomba dei tre martiri
anauniensi sepolti nella basilica e si posarono sulla antenna
del carroccio. Tale fatto viene ricordato ancora oggi l’ultima
domenica di maggio.
Nel IX secolo la basilica fu gestita dai Benedettini
Cluniacensi, che fondarono il loro convento accanto alla chiesa,
nel 1517 subentrarono i Benedettini di Monte Cassino., che
costruirono il grande chiostro. Dopo le riforme del Settecento i
monaci furono allontanati ed il convento fu trasformato in
caserma, ora è sede della Facoltà di Teologia.
La facciata riproduce lo stile romanico-lombardo del XII secolo,
originali sono gli archetti del cornicione, i tre archi frontali
dei portoni ed il portale arcuato. I tre grandi archi della
facciata sopra i portali sono i profili del quadriportico che
era davanti alla chiesa analogo a quello esistente a S.Ambrogio.
I fianchi della chiesa sono originari della struttura
paleocristiana e furono scanditi da contrafforti e
finestroni in epoca romanica. L’abside romanica sostituisce
quella precedente ed è traforata da finestre strombate. Romanici
sono anche il tiburio ottagonale ed il campanile che fu mozzato
nel 1522 perché troppo alto. Tra l’abside ed il transetto
settentrionale è stato ricavato il sacello con la tomba dei
primi martiri cristiani.
L’interno
L’interno è a tre navate con grande transetto ed abside
semicircolare. L’impostazione è romanica con archi ogivali,
quelli della navata centrale sono a tutto sesto per sostenere la
volta.
Le cappelle
La prima cappella di destra ha affreschi rinascimentali. Venuti
alla luce nel 1976. Nella seconda cappella di destra sono stati
collocati affreschi provenienti da altre parti della basilica.
La quarta cappella di destra ha una pala d’altare del 1619 che
rappresenta S. Mauro opera del Salmeggia.
L’Abside
L’abside ha un grandioso affresco del Borgognone (1508) che
rappresenta l’Incoronazione della Vergine tra gli angeli. In
basso una grande folla tra cui Dante.
Transetti
(1555-1629), in fondo al transetto la Cappella del Rosario
eretta nel Settecento
Sacello di San Simpliciano
Da una porta dell’abside si accede al Sacello di San Simpliciano,
piccolo ambiente a croce con abside costruito nel V secolo per
custodire i resti dei martiri.
MONASTERO DI SAN SIMPLICIANO
Si tratta di due
chiostri, il chiostro piccolo fu eretto nel 1449 dall’abate
Leonardo Mauro e si compone di un quadriportico a eleganti
colonne rinascimentali con uno scalone di marmo attribuito al
Richini.
Il Chiostro Grande detto anche Chiostro Quadrato fu costruito
nel 500 ed è attribuito all’architetto Seregni su commissione
dei benedettini. E’ un quadriportico su colonne toscane
accoppiate che poggiano su un muro.
A cura di
Giuseppe Bardone |