Il 18 Giugno 2015
a Santa Maria delle Grazie

 

Cari amici, la visita a Santa Maria delle Grazie completa il ciclo dei nostri incontri prima della sosta estiva. Anche questa volta, la competenza e la chiarezza espositiva dell’amico Giuseppe Bardone ci saranno d’aiuto per guidarci nella comprensione di questo monumento e della sua complessità.

Vi aspettiamo perciò il prossimo

Giovedì 18 giugno, alle ore 10

Davanti all’ingresso principale della basilica, in Piazza Santa Maria delle Grazie, a fianco di Corso Magenta.

Dopo la visita faremo pochi passi per raggiungere il luogo del nostro convivio, lo stesso dell’ultimo incontro in Sant’Ambrogio.

Ci vedremo quindi

alle ore 12,30

all’ingresso del Ristorante

Gli Orti di Leonardo

in Via Aristide De Togni 6-8 

Il costo del lunch sarà di € 30,00.

 

Come di consueto, vi raccomandiamo di comunicarci al più presto la vostra adesione o l’impossibilità di partecipare al pranzo. Il prezzo presuppone infatti una tempestiva segnalazione del numero dei presenti.

                                                                                       
Pizzi, Vasta Marini

 

Come per il precedente pranzo in questo ristorante il menu prevede:

Antipasti misti, due primi, vino, dolce e caffè

 

Santa Maria delle Grazie

Il  17 gennaio 1491 furono celebrate in Pavia le nozze fra  Ludovico il Moro e Beatrice d’Este. La sposa aveva sedici anni ed era stata promessa allo Sforza quando ne aveva cinque. Fu quindi un matrimonio di origine politica; tuttavia Beatrice, tanto giovane quanto colta e raffinata, incarnava nella sua figura femminile lo splendore del Rinascimento italiano e il Moro non poteva non esserne affascinato. La corte di Milano costituì, durante la reggenza e la successiva ascesa di Ludovico a Duca, il punto di riferimento artistico dell’intera Europa.

Forse presago della caducità della propria fortuna, il Moro intese avere un proprio mausoleo e lo identificò nella basilica che Guiniforte Solari aveva edificato solo qualche anno prima, attigua al convento dei padri domenicani. Non si poteva però accontentare di una basilica “normale”. Venne perciò lasciato intatto il piedicroce solariano, ma dal presbiterio in poi tutto venne abbattuto per edificare una nuova tribuna. Ovviamente Ludovico pretese “de havere tutti li più periti se trovino ne la architectura”. Da qui la progettazione del Bramante di tutta la parte retrostante della basilica, sicché oggi noi ammiriamo in questo monumento due stili totalmente diversi, ma senza che per questo venga a soffrirne il fascino dell’intera opera. Beatrice d’Este morì per un parto prematuro, al termine di una grande festa, il 2 gennaio 1497. La nuova chiesa era già pronta ad accoglierne le spoglie.

Filippo Vasta

 

Clicca sulle immagini per ingrandirle

come arrivare

il ristorante

il menu

la chiesa


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