LA BASILICA DI SAN LORENZO MAGGIORE
La basilica di san Lorenzo maggiore è il più
importante monumento della Milano romana e
paleocristiana. Davanti alla chiesa, residuo
dell’originale quadriportico proprio delle
basiliche paleocristiane, vi sono 6 colonne
romane di età imperiale, che facevano parte di
un tempio , trasferite in questo luogo nel IV
secolo. Davanti alla chiesa vi è la copia in
bronzo della statua dell’imperatore Costantino
(l’originale è in laterano) che con l’editto del
313 ammise il culto cristiano. A destra e
sinistra della facciata vi sono le canoniche
progettate dall’architetto Aurelio Trezzi e
continuate dall’architetto Richini nel XVII
secolo, pensate come corpi che dovevano legarsi
alla fila delle colonne romane. Secondo gli
studiosi dell’arte S. Lorenzo è una basilica
palatina, collegata al vicino quartiere dei
palazzi imperiali, che si può accostare alla
chiesa si S. vitale a Ravenna (547) ed alla
cattedrale di Aquisgrana (costruita da
Carlomagno consacrata nell’805) La basilica era
ritenuta uno dei più interessanti edifici
cristiani a pianta centrale della tarda
antichità. 4 torri massicce di pianta quadrata
reggevano le spnte laterali e l’interno era
ricco di marmi pregiati e mosaici.
La chiesa risale alla fine del IV secolo, una
prima ristrutturazione avvenne nel XII secolo
per due incendi ed il crollo della cupola. Nel
1573 la cupola crollò di nuovo e per la
ricostruzione venne scelto, su parere favorevole
di S. Carlo Borromeo, il progetto di Martino
Bassi che smusso gli angoli dell’aula quadrata e
sovrappose un ottagono al quadrato, rinforzò i
pilastri e collegò gli arconi delle esedre con
archi minori disposti in diagonale. La cupola
venne eretta in forma ottagonale e a spicchi
e fu terminata nel 1619. La facciata attuale
della chiesa verso Corso di porta Ticinese è
stata modificata nel 1894 da Cesare Nava che ha
costruito il pronao a tre arcate, a destra e
sinistra vi sono due torri in muratura rustica ,
mozza è quella di sinistra, più alta ed
adattata a campanile già in epoca romanica
quella di destra con cella campanaria e finestre
trifore.
Importanti lavori sono stati eseguiti nel
1937-38 che le hanno conferito l’aspetto
attuale.
La basilica conserva della originaria epoca
paleocristiana le cappelle di S. Aquilino, S.
Ippolito e S. Sisto, le fondazioni e la torre di
nordest.
L’INTERNO DELLA CHIESA E LE CAPPELLE
L’interno della basilica molto solenne
rispecchia il progetto cinquecentesco
dell’architetto Bassi, è in pietra a vista ,
serizzo e granito di Baveno. Il movimento
complessivo delle masse murarie, delle esedre e
degli archi intermedi si conclude nella cupola
ottagonale. Le esedre sono legate da arconi
massicci che lasciano vedere , sul retro, i
pilastri cruciformi della originaria aula aula
quadrata e delle torri. Le esedre che nella
basilica antica si aprivano come archi trionfali
ne4l rifacimento cinquecentesco si legano ad
archi minori. Nella esedra di fronte
all’ingresso è posto l’altare maggiore barocco
,opera di Carlo Garavaglia, formato da marmi
antichi tratti dalla cappella paleocristiana di
S. Aquilino. Sopra l’altare vi è un affresco
votivo, un tempo nel cimiteri di Piazza Vetra,
trasportato nel 1585.
Partendo dall’ambulacro di destra .Dopo la prima
torre si vede la
CAPPELLA DI. S. GIOVANNI BATTISTA
Era usata come
battistero ai tempi del cardinale Federico
Borromeo, ha pianta quadrata e sull’altare vi è
una tavola “Il battesimo di Gesù” di Aurelio Luini
CAPPELLA DI S. AQUILINO
L’atrio o cappella
dell’Addolorata è di pianta quadrata con tracce
importanti di antichi mosaici che dovevano
rappresentare le 12 tribù di Israele ed i 12
apostoli, vi sono teste di patriarchi. Nella
parete di fronte all’ingresso Crocifissione e
Santi di un maestro lombardo del secolo XIV Da
un portale romano si entra in S. Aquilino ,
giunto intatto dal IV secolo, si trattava
probabilmente di un importante ,mausoleo
imperiale voluto da Galla placidis, gigli di
Teodosio. Nell’edificio ottagonale sono notevoli
i due grandi mosaici nei semicatini delle due
nicchie : a destra Cristo tra gli apostoli, a
sinistra il ratto di Elia. Gli affreschi con
scene della Passione sono della scuola lombarda
del primo ‘500. Nella nicchia a destra grande
sarcofago del III secolo che avrebbe contenuto i
corpi di Galla Placidia e di Ataulfo: nella
nicchia a sinistra il rozzo sarcofago di S.
Aquilino coperto da una pietra tombale del
‘300. La cappella sul fondo è una aggiunta e
conserva le spoglie di S. Aquilino in un’arca
d’argento.
Le fotografie (clicca sulle miniature per
ingrandirle)
SACRESTIA
Proseguendo nella visita si incontra la
sacrestia a pianta ellittica con 8 finestre
costruita dall’architetto Fratesco Croce nel
1713 .
BATTISTERO
E' a sinistra della sacrestia ed è
stato costruito nel XVIII secolo
Dopo il passaggio sotto la seconda torre dove vi
sono begli affreschi del XII secolo si giunge
alla
CAPPELLA CITTADINI
Cappella costruita dai
Cittadini, ricchi commercianti che ampiò un
precedente sacello aggiungendovi una abside
poligonale del secolo XV. Nella abside della
cappella affreschi del XV secolo con La Pietà
tra S. Lorenzo e S. Stefano.
CAPPELLA DI S. IPPOLITO
E' esternamente
ottagonale ed internamente a croce greca priva
di decorazioni. E’ un aula quadrata che prosegue
nei lati in 4 brevi vani coperti con volte a
botte. La cupola è emisferica su pennacchi
portata da 4 arconi che poggiano su 4 colonne
romane con capitelli corinzi.
CAPPELLA DI S. SISTO
E' preceduta da un piccolo
atrio di pianta quadrata : la cappella è stata
costruita nel VI secolo dal vescovo Lorenzo I.
La parte inferiore è originale mentre non vi
sono più le decorazioni e la volta. L’attuale
struttura è ottagonale con la volta affrescata
dal pittore svizzero Gian Cristoforo Storer
Continuando la visita si incontra una
interessante copia ad affresco della Cena di
Leonardo da Vinci eseguita subito dopo
l’originale da un maestro lombardo (Forte
Antonio della Corna)
Sotto la torre mozza affresco cinquecentesco
della Pietà ed a fianco lapide dei lavori del
XVI secolo(1574) e rilievo di S. Lorenzo 1476
PARTE ESTERNA DELLA BASILICA E CAPPELLE
Per osservare le parti esterne della basilica
conviene partire dal fianco destro per via
Pioppette e ci si porta nel parco delle
basiliche dove si ammirano il rapporto tra le
cappelle, i corpi minori e il grande corpo della
basilica con il tamburo ottagonale scandito da
lesene abbinate e la grande cupola
dell’architetto Bassi. Si incontrano nell’ordine
S. Aquilino, la sacrestia settecentesca, la
cappella Cittadini, l’ottagono di S.
Ippolito e S. Sisto verso nord.
Giuseppe Bardone (Milano)
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