Un viaggio in Cina, due settimane da
trascorrere in un mondo che ti immagini di fiaba: il fascino
della Città Proibita, l'imponenza dell'Esercito di
Terracotta, la maestosità della Grande Muraglia (in buona
parte rifatta ad uso dei turisti....), la bellezza struggente dei
giardini (in verità privi o quasi di fiori).
In realtà queste sono tutte prerogative
scontate e reclamizzate nei vari cataloghi: la realtà,
l'attualità e la diversità di questo immenso paese ti balza
addosso quando arrivi a Shanghai, un tempo centro agricolo.
Visitando la città arrivi alla penisola che racchiude il
quartiere finanziario, una sorta di Manhattan cinese,
sostanzialmente di proprietà delle banche e delle
finanziarie internazionali (le insegne di Unicredit, Paribas,
Santantander, J.P. Morgan, etc. fanno bella mostra nelle
piazze): il primo pensiero è che oggi (ma secondo me neppure
allora) non potrebbero più permetterselo. In nome del denaro
e della finanza sono stati sfrattati migliaia di contadini
trasferiti chissà dove: l'unico ricordo che rimane di quanto
era bello il sito poco più di una decina di anni fa è una
vecchia fattoria ristrutturata abbondantemente che è
ora sede di una mostra (la vedete nell'ultima
immagine della mia rassegna fotografica). Gli edifici
superano ormai i 100 piani: l'ultimo, in fase di costruzione
da sei anni, arriverà ad oltre 600 metri (lo potete vedere
nella seconda foto che rende bene l'idea) e sarà il secondo
al mondo per altezza. |
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Amici Comit - novembre 2014