ARMENIA, GIUGNO 2015 - La fortezza di Garni venne presumibilmente
edificata già nel neolitico: le sue mura possenti - costituite da ciclopici
blocchi di pietra - furono quasi interamente distrutte nel
XVII
secolo da un violento terremoto che rase al suolo anche il tempio
ellenistico costruito nel sito, che venne quindi riedificato in tale epoca.
Il tempio ellenistico sorse nel I secolo D.C. con fondi donati da Nerone al
re Tiridate I nel corso di una sua visita a Roma: dedicato a Mitra (il dio
del sole) ha colonne in stile ionico e fregi e festoni floreali. Da recenti scavi
effettuati è venuta alla luce una lapide con un'iscrizione (v.
fotografie, la decima dall'alto) che attesta l'esistenza di un
precedente tempio risalente all'VIII-IX secolo A.C., quindi prima della
nascita di Roma).
E' rimasto praticamente l'unico monumento "pagano" in Armenia, dove
il cristianesimo venne dichiarato "religione di stato" già
all'inizio del IV secolo D.C.: si
è salvato solo perchè a ridosso delle sue colonne venne costruita una chiesa
cristiana a pianta circolare (v. quinta fotografia dall'alto): accanto sorse successivamente una seconda
chiesa più piccola; di entrambe restano soltanto le fondamenta.
Poco distante un complesso termale romano (III secolo D.C.), con i resti di
pavimenti a mosaico (unici in tutto il territorio armeno) di buona
fattura che attesta come i romani visitassero l'Armenia, che fu nazione
amica di Roma ma non venne mai sottomessa all'impero.
Vi lascio ora alle fotografie (cliccare sulle miniature per ingrandirle).
A. Izeta
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