FINE SETTEMBRE 2015 - UN VIAGGIO IN UZBEKISTAN
 

Sinceramente avevo un'idea molto vaga dell'Uzbekistan, dalla posizione geografica alla sua storia.
Siamo partiti alla fine di settembre con molta curiosità e tante aspettative (che si sono poi rivelate pienamente fondate) da Milano Malpensa alla volta di Urgench (nei pressi di Khiva) dove ho avuto la prima sorpresa nel constatare che nel nostro gruppo (8 persone in tutto) era presente Gigi Ferrè di Busto Arsizio, collega ex Comit che avevo visto l'ultima volta a Gallarate una quindicina di anni fa: è la persona a sinistra e potete (forse....) riconoscerlo nella foto inserita nel testo (cliccate sull'immagine per ingrandirla).
La seconda sorpresa è stata quella di trovare Shoia (la nostra guida), una fanciulla uzbeka molto carina, giovane ma molto determinata che parla un italiano perfetto, direi anche meglio del mio. Musulmana non praticante, ci ha presentato la sua patria come meglio non poteva, tratteggiandone gli usi e i costumi di oggi e di ieri e raccontandoci la storia di una nazione che è sicuramente avviata sulla giusta strada dopo la partenza dei russi (1991). Ve la presento in una seconda fotografia (cliccate sull'immagine per ingrandirla).
In questo viaggio ho scoperto che l'Uzbekistan è un'ex repubblica dell'Unione Sovietica che ha acquistato la sua indipendenza nel 1991: per questo nonostante si tratti di una nazione fortemente islamica (oltre il 90% della popolazione) girando per le strade delle sue splendide città è quasi impossibile vedere donne con il velo o il burka; infatti gli uzbeki, gentilissimi, disponibili e accattivanti, si professano orgogliosamente laici (qui gli alcolici non sono tabù.....).
Pur non mancando le industrie, rivitalizzate dopo la partenza dei russi, la risorsa più importante è l'agricoltura, in prevalenza il cotone: i campi coltivati e le aziende di lavorazione della fibra sono frequenti in tutta la parte non desertica del paese. La scoperta di giacimenti di gas e di petrolio ha permesso all'Uzbekistan luna certa autosufficienza energetica.

Le città visitate sono decisamente stupende: pur abbondando di strutture architettoniche ripetitive formate da madrasse ("scuole coraniche", una sorta di università religiose che sprofondano nel tempo più remoto) minareti, mausolei e moschee il viaggiatore non è mai stanco di ammirarne le grandiose strutture e le incredibili decorazioni in maiolica di tutte le tonalità  dell'azzurro, colore prevalente ma non unico.
Abbiamo fatto tappa a Khiva, Bukhara e Samarcanda, tre città diverse e uniche nel loro genere; con piacere vi presento le gallerie fotografiche. Cliccate sull'icona a sinistra per visualizzarne le descrizioni (raccolte per la maggior parte sul web) e le relative immagini.
Ci siamo fermati pochissimo (sostanzialmente un pomeriggio) nella capitale Taskhent, moderna metropoli (3 milioni di abitanti) che tuttavia non riesce ad essere pari per bellezza e suggestione alle precedenti località visitate.

Khiva e la sua cinta di mura d'argilla
Bukhara, ove puoi camminare sulla via della seta
Samarcanda e Sachi Sabz, dove tutto parla di Tamerlano

 

Alfredo Izeta

 

 

 

TAMERLANO - Il nome di Temur va menzionato per primo tra quelle grandi personalità che hanno contribuito alla formazione di uno stato sul territorio dell'attuale Uzbekistan.
L'epoca in cui viveva Temur, noto in Europa come Tamerlano, era tutt'altro che tranquilla, ed egli sin dall'adolescenza sentiva il dovere di liberare la terra nativa dai conquistatori mongoli.
La concezione di Tamerlano della gestione dello stato, formulata nel suo famoso "Codice" è attuale anche per il nostro tempo. Non perde la sua importanza anche il principio della politica di Tamerlano: "La forza è nella giustizia". Secondo questo principio la potenza dello stato di Tamerlano era fondata soprattutto su un efficiente sistema legislativo, e non sulla forza della spada. Di conseguenza, tutte le classi sociali dello stato e tutti gli artigiani avevano la possibilità di lavorare in tranquillità e godere i frutti di loro lavoro.
Il regno prosperoso attirava l'attenzione dei paesi vicini e lontani. Il nome di Temur era ben noto sia in Asia che in Europa, quest’ultima particolarmente grata a Tamerlano per aver potuto fermare il pericolo dell’invasione ottomana con una gloriosa vittoria sulle truppe dell’imperatore turco Bayazid nel 1402.
Le moschee, le madrassah, mausolei e palazzi costruiti al tempo di Temur colpivano ogni viaggiatore con la loro bellezza e grandezza in modo che nascevano molte leggende su ognuno di essi che si continuano a raccontare anche oggi ai turisti che visitano l'Uzbekistan ed in particolare Samarcanda - capitale dell'impero di Tamerlano.
Oggi, ammirando le meraviglie architettoniche di Samarcanda vengono subito in mente le sue parole: "Coloro che dubitano della nostra grandezza guardino i palazzi che abbiamo costruito".
Temur, però, pensava non solo ai palazzi e mausolei - su tutto il territorio del suo stato venivano costruiti i caravanserragli, mercati, strade, ponti, canali, mentre sulle frontiere si sorgevano fortezze inespugnabili.
Una grande attenzione veniva data da Temur anche allo sviluppo delle scienze nel suo stato. I suoi primi decreti erano diretti alla costruzione delle madrassah - scuole coraniche, avendo preso sotto il suo controllo anche il pagamento degli stipendi agli studenti.

Biografia

Amir Temur Taragai Mukhammad figlio di Bakhadur nacque il 9 (8) aprile 1336 vicino alla citta' di Shakhrisab

(Kesh nel medioevo), nel villaggio Khodja Ilgor.
1361 - Temurbek (ovvero il nobile Temur) al servizio del Khan mongolo Tuklug Temurkhan diventa il governatore della provincia di Kesh (Skakhrisabz). In questo periodo Temur comincia le trattative con il Reggente di Balkh Amir Khusain al fine di abbattere il potere del Khan mongolo in Maverannahr*.
1364 - Temurbek insieme allo zio Khodja Barlas riesce a liberare Maverannahr* dai Mongoli e ne assume il governo.
1370 - Temurbek conquista Samarcanda e ottiene il titolo di Emiro di tutto il Maverannahr*. Da questo periodo cominciano le campagne di Amir Temur. Prima di tutto egli conquista tutto il Khanato mongolo lungo il fiume Syrdarya.
1372 - Conquista dello Stato di Khoresm.
1398 - Comincia la guerra contro il Khan-traditore Tokhtamish (prima suo luogotenente).
1392 - Conquista di Georgia e Armenia.
1395 - Sconfitta di Tokhtamish, conquista della capitale dell'Orda d'Oro (Regno Mongolo) Sarai Berke'.
1398-1399 - Campagna dell’India, conquista di Delhi.
1400 - Sconfitta del sultano d'Egitto sul territorio della Siria.
1402 - Vittoria sulle truppe del Turco Bayazid in Anatolia.
1404 - Tamerlano torna a Samarcanda e comincia i preparativi per la campagna di Cina. Appena cominciata la campagna si ammala di polmonite vicino ad Utrar e muore il 18 febbraio 1405.

 

 

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