FINE SETTEMBRE 2015 - UN
VIAGGIO IN UZBEKISTAN
SHARHISABZ E SAMARCANDA, DOVE TUTTO
PARLA DI TAMERLANO
A) Sharhisabz, la città verde
Conosciuta anticamente come Kesh, questa città fu ribattezzata
dallo stesso Tamerlano con il nome di Shakhrisabz, la cui traduzione significa “città verde” perché
nei molteplici e sfaccettati giardini voluti dal conquistatore,
sbocciavano fiori e centinaia di alberi mettevano le foglie
nelle lunghe primavere. La città, nonostante le tracce del primo
insediamento risalgano a 2700 anni fa, non ha avuto una
particolare rilevanza storica fino alla nascita di Tamerlano,
che dedicò per anni energie e risorse per abbellire quella che
era la sua città natale, (in realtà era nato in un vicino
villaggio a sud di Kesh), Nota curiosa, nonostante Tamerlano
avesse espresso la volontà di riposare in pace sotto una pietra
lapidaria, i suoi resti ora si trovano sotto un'enorme blocco di
giada, all'interno del sontuoso edificio Gur Emir di Samarcanda.
L'attrattiva principale sono senza dubbio i resti dell'enorme
residenza di Tamerlano, il Palazzo Ak-Saray, che letteralmente
significa palazzo bianco a sottolinearne le origini nobili;
iniziata nel 1379 la costruzione del palazzo finì circa 25 anni
dopo. Il palazzo Ak-Saray era il più grande del suo genere: vi
erano archi larghi 22 metri che sostenevano torri alte 40 metri,
ed il cortile interno, pavimentato con marmi pregiati, era largo
100 metri; tutte queste caratteristiche sono facili da
immaginare una volta visti i resti, e cioè la torre-entrata
centrale, il cui pishtak, portale di ingresso è alto 38 metri.
Anche il rivestimento della facciata si è preservato molto bene
e sfoggia decorazioni smaltate color oro, blu e verde.
B) Samarcanda, la leggenda; ...fiumi poi campi poi l’alba era
viola bianche le torri che infine toccò... Roberto Vecchioni
Samarcanda, una delle città più leggendarie del mondo insieme a
Babilonia e Roma, è stata fino al XVI secolo la principale città
per popolazione, commercio e cultura, ed ha rappresentato uno
snodo fondamentale della Via della Seta. A partire da quel
momento, la città iniziò una lenta agonia: da un lato il declino
dei commerci e degli scambi lungo la Via della Seta, dall’altro
lo spostamento dell'interesse delle dinastie regnanti in
direzione di Bukhara, fecero sì che al suo arrivo l’esercito
zarista trovasse poco più che una città fantasma. La
colonizzazione russa cambiò profondamente l’aspetto della città,
ed oggi Samarcanda si presenta al visitatore come la peculiare
combinazione dei resti del suo grandioso passato mescolati a
quelli del suo passato recente: a Samarcanda vedrete moschee
circondate da palazzoni sovietici a loro volta inscritti in quelli che un
tempo erano i giardini di Tamerlano.
Si può iniziare la visita della città partendo dal maestoso
Registan, complesso iniziato nel 1417. La piazza è
circondata da tre grandi madrasse nei cui cortili si trovano
mercatini che vendono prodotti caratteristici uzbechi: dedicare
qualche ora allo shopping più sfrenato è un obbligo per le
signore, ma anche e
soprattutto un piacere.
L'incredibile necropoli della famiglia reale e dei dignitari più
importanti è un lungo viale affiancato da mausolei uno più bello
dell'altro e tutti diversi: in fondo al viale un cimitero
moderno con lapidi decorate da ritratti in rilievo dei defunti.
Il mausoleo di Tamerlano è caratterizzata da una cupola azzurra che
presenta ben 64 scanalature: le tombe (oltre al re sono qui
inumati i suoi due figli, un nipote e uno dei suoi maestri) sono
situate in una stanza sottostante alla quale non si può
accedere.
Sicuramente da vedere l'osservatorio astronomico a tre piani di Ulug Beg, nipote di Tamerlano molto noto come astronomo e
scienziato: scoperto nei primi anni del XX secolo, oggi rimane
soltanto una porzione dell'astrolabio di 30 metri (una parte di
un enorme quadrante interrato) all'avanguardia nel periodo.
Galleria di
fotografie:
clicca sulle miniature per visualizzarle |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|