Amici Comit News - marzo 2014


Pubblichiamo a puntate nelle News un lavoro del collega Giorgio Nobis di Verona

 

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    CONFLUENZE CULTURALI ANTICHE NELLA CIVILTÀ ATTUALE - Giorgio Nobis   
 

2a puntata
 

1. La prima civiltà che prendiamo in esame è quella dei Sumeri, l’iniziale società civile dell’area mediorientale di cui abbiamo una documentata conoscenza e che ha presumibilmente trasferito, a tutti i popoli di questa parte del pianeta, una notevole mole di conoscenze. Evolutasi gradualmente tra i sette ed i seimila anni or sono, vanta il credito di quasi tutte le grandi invenzioni di una società progredita: invenzioni ed innovazioni, concetti e credenze che formano tuttora la base di quasi tutte le altre successive culture.
La ruota, la trazione animale dei veicoli, le barche per i fiumi e le navi per i mari, i mattoni e la calce, gli edifici a più piani, la scrittura, le scuole, gli scribi, le leggi, i giudici e le giurie, la monarchia ed i consigli dei cittadini, la musica e la danza, l’arte, la medicina e la chimica, la filatura e la tessitura, la religione, i sacerdoti ed i templi, la matematica e l’astronomia, insomma quasi tutte le basi del sapere ebbero inizio nell’antica Mesopotamia, nello SHU.MER (la terra di Shin’ar della Bibbia, la terra dei SAG.GI.GA, come loro si definivano, in altre parole “il popolo dalla testa nera”).
É da notare che tutti gli elementi di base dell’astronomia hanno origini sumere: il concetto di sfera celeste, d’orizzonte e di zenit, la divisione del cerchio in 360 gradi, la nozione di una fascia celeste in cui i pianeti orbitano intorno al Sole, il raggruppare le stelle in costellazioni assegnando ad esse le denominazioni e le immagini pittoriche che chiamiamo zodiaco, il fatto di applicare il numero dodici allo stesso ed alle divisioni del tempo (ore del giorno e della notte, mesi dell’anno), l’invenzione del calendario che è stato alla base dei vari calendari sino ai giorni nostri. Tutto questo ed altro ancora sono iniziati per merito di questo grande popolo.
Quanto alla lingua parlata da queste genti, essa non si collega a nessun altro idioma antico conosciuto; è un linguaggio bisillabico, nel quale le unità di parola sono messe insieme per creare un concetto. Le prime iscrizioni sono pittografiche, la graduale stilizzazione delle quali porterà più tardi alla scrittura cuneiforme, come vediamo in queste tre rappresentazioni:

 

Il loro sistema di numerazione era posizionale e sessagesimale, come s’è potuto riscontrare in molte tavole d’argilla, datate a partire dal 3500 a.C., sulle quali sono presenti simboli che rappresentano l’1, il 6 detto “celestiale”, il 10 detto “terreno” (numeri questi due ultimi che formano la figura “base” del 60), il 600 ed il 3600. Non solo ci troviamo di fronte al primo sistema matematico conosciuto, ma, soprattutto, esso introdusse il concetto di “posizionamento” dei numeri, onde moltiplicarli; per intenderci 6, 60 (6 per 10), 600 (60 per 10), 3600 (60 per 60), 21.600 (360 per 60), 1.296.000 (21.600 per 60) e così via, sino a cifre iperboliche usate per il peso o la quantità delle derrate agricole o in astronomia. L’unico svantaggio apparente era costituito dal fatto che lo “zero”
era sottinteso, in quanto determinato dal posizionamento del numero stesso, come si può notare nella tavola d’argilla qui riprodotta:
 

          

Ad esempio, su una tavola del III millennio a.C. (conservata al Museo di Stato di Berlino, con la sigla VA/243) è raffigurato il sistema solare, così come i sumeri lo descrivevano nel loro libro sacro, denominato “EN.UMA.EL.ISH” o in altre tavole che trattano d'astronomia. Se questa mappa celeste fosse stata scoperta e correttamente interpretata tre secoli fa, gli astronomi del tempo avrebbero concluso che i sumeri erano assolutamente disinformati, tanto da immaginare addirittura che esistessero altri pianeti di là di Saturno.

 

 

Oggi, però, sappiamo che tali pianeti (Urano, Nettuno e Plutone) esistono realmente ed anzi l’analisi spettrografica fatta dalle sonde Voyager 1 e 2 coincide in linea di massima con le descrizioni di questi corpi celesti trasmesseci dai sumeri. Consideriamo, pertanto, sia l’anzidetta tavola, sia le nozioni astronomiche tratte dagli archeologi e dagli storici dal ricordato libro sacro:

 

Dodici astri ai quali furono attribuiti questi nomi, di per sé indicativi delle conoscenze sumere:
AP.SU (Sole) - quello che esiste dal principio
MUM.MU (Mercurio) - quello che è nato per primo
LAH.AMU (Venere) - signora delle battaglie
TI.AMAT (Terra) - fanciulla della vita
KIN.GU o DUG.GA.E (Luna) - vaso di piombo
LAH.MU (Marte) - signore della guerra
KI.SHAR (Giove) - dominatore delle terre
AN.SHAR (Saturno) - dominatore dei cieli
ANU (Urano) - azzurro signore
NU.DIM.MUD o EA (Nettuno) - verde creatore di vita
GA.GA o US.MI (Plutone) - quello che mostra la vita
NI.BI.RU o MAR.DUK ( ? ) - quello che attraversa
Come detto, le conoscenze astronomiche di queste genti sono l’aspetto più stupefacente della loro civiltà e, pur tenuto conto di possibili errate interpretazioni dei testi, delle iscrizioni e delle illustrazioni varie, da parte degli studiosi che hanno dedicato una vita per far riemergere dalle nebbie del passato questa straordinaria cultura, queste conoscenze del sistema solare sono molto chiare ed anche parecchio precise.
Come abbiano potuto possederle, di là dei miti e delle allegorie in cui queste conoscenze sono descritte, è un mistero che non ha trovato sin qui spiegazione e che, molto probabilmente, non potrà essere svelato.


 

(continua)

 

 

 

Le puntate (clicca sui links per visualizzarle):
 

•  prima puntata (Amici Comit News del settembre 2013)

•  seconda puntata (Amici Comit News del marzo 2014)

 

 

 

 

 

 

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