Pubblichiamo a puntate nelle News un lavoro del collega Giorgio Nobis di
Verona
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CONFLUENZE CULTURALI ANTICHE NELLA CIVILTÀ ATTUALE
4a puntata
3. Gli Ittiti sono un popolo invero poco noto, ma che ha fatto fare
all’umanità un notevole passo in avanti. Da dove queste genti siano
giunte in Anatolia non è dato sapersi; l’unico indizio certo
consiste nel fatto che esse non appartengono al gruppo semitico, di
cui facevano parte le popolazioni mesopotamiche e, più tardi,
arabiche: appartengono, infatti, al gruppo indoeuropeo, con il quale
presentano chiare affinità etnico/linguistiche e del quale ne
costituiscono, pertanto, la prima forma di civiltà organizzata
nell’occidente di cui abbiamo notizia.
Essi occuparono quasi interamente l’attuale Turchia a partire dal
XIX secolo a.C., creando un forte impero che dominò l’area per quasi
mille anni, ma che alla fine si dissolse fino quasi a scomparire
dalla storia, pur avendo prodotto una civiltà avanzata, sia come
organizzazione sociale e dello stato,sia come promulgazione di leggi
e regole, sia come istituzione di norme religiose e civili.
L’apporto principale di questo popolo allo sviluppo della civiltà,
però, fu d'ordine tecnologico; utilizzarono, infatti, su vasta scala
il minerale di ferro per costruire arnesi vari e armi per la guerra,
avendo trovato il modo di fondere il minerale in speciali forni di
fusione che potevano raggiungere i 1500 gradi e scoprendo inoltre
che, con l’aggiunta di carbonio al metallo fuso, il ferro diventava
acciaio. La gran resistenza di questo prodotto permise loro di
realizzare il “carro da battaglia”, mezzo molto leggero e veloce che
per secoli tenne in scacco gli eserciti egizi e mesopotamici.
Vissuti in una zona montagnosa ed
impervia, furono abili architetti militari, costruttori di
fortificazioni strategicamente insuperabili, che si adattavano
perfettamente alle caratteristiche del terreno.
Un altro aspetto, che li contraddistinse tra i vari popoli del
Medioriente, fu che il Re Ittita, privo di retaggi divini, non
deteneva un potere assoluto, essendo condizionato dalla nobiltà che
lo aveva eletto; quest'impostazione del potere portò, a lungo
andare, alla disgregazione del loro impero, che tre secoli di
contrasti interni finirono per cancellare dalla storia (tra il X e
l’VIII secolo a.C.).
Giorgio Nobis - Verona
fine della quarta puntata - continua
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