Quelli che la Banca Commerciale Italiana.....

 

Pubblichiamo a puntate nelle News un lavoro del collega Giorgio Nobis di Verona

 

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     CONFLUENZE CULTURALI ANTICHE NELLA CIVILTÀ ATTUALE   

 

7a puntata

 

8. Gli Etruschi sono un popolo molto particolare ed a noi vicino. Pur se abbondantemente investigate e studiate, queste genti sono tuttora avvolte da un’aura di mistero, sia per le loro incerte origini, sia per la difficoltà di decifrazione della loro lingua (che c'è giunta sotto forma di migliaia di brevi iscrizioni di carattere funerario, magico o religioso, ma mai in un testo letterario tale da permettere l’interpretazione del linguaggio)
La loro civiltà fu, comunque, di grande peso per il successivo sviluppo di quella romana, alla quale trasmisero molti caratteri distintivi della struttura sociale, quali il principio di Stato e di Famiglia, oltre ad un gran numero di nozioni tecniche. .
La nazione etrusca era retta da una vera e propria oligarchia e si estendeva dalla Campania
all’Emilia-Romagna, come vediamo in questa cartina:

La loro civiltà si distinse per le grandi capacità ingegneristiche, industriali, commerciali ed agricole che permisero loro di avviare una fiorente attività mineraria, di costruire acquedotti e fognature, di bonificare paludi ed acquitrini, di tessere scambi commerciali per terra e per mare.
Se vogliamo, la loro fu una storia breve (dal VII al II secolo a.C.), atteso che nell’ultimo periodo d'esistenza della loro specifica civiltà e dopo una serie di scontri con i Romani, finirono per fondersi con questo nuovo popolo, al quale trasferirono una grande quantità di nozioni, contribuendo infine a dare vita alla grande civiltà romana.

 

9. Prima di esaminare la civiltà di Roma è basilare mettere in evidenza quanto i Greci seppero apportare allo sviluppo della cultura.
La grande cultura greca, nonostante che la tormentata conformazione orografica del Peloponneso favorisse l’insorgere di molteplici unità politiche, fu un fenomeno omogeneo, che interessò tutte le genti elleniche, unite dalla stessa lingua e dalla stessa religione.
Dal punto di vista della cronologia storica non esistono date precise per indicare l’inizio e la fine del periodo greco antico; generalmente è fatto iniziare con la data della Prima Olimpiade (776 a.C.) e la sua fine viene indicata con l’integrazione del mondo greco nell’Impero Romano (146 a.C.).
Il periodo antecedente la predetta data d’inizio fu contrassegnato da una serie d'invasioni del territorio da parte di numerosi popoli (Achei, Ioni, Eoli), provenienti dal nord o dal mare, che tra il 1500 ed il 1200 a.C. si mescolarono alle popolazioni autoctone, dando vita alla prima civilizzazione del Peloponneso.
In seguito, nuove ondate migratorie di popolazioni indoeuropee (dal nord i “popoli del mare” e dai Balcani i Dori), posero fine all’egemonia acheo/micenea, causando un periodo di decadenza (denominato i “secoli oscuri”), che, tuttavia, fu alla base della successiva creazione della forma istituzionale della polis (dall’VIII secolo a.C.). Le “poleis” erano dei veri e propri centri politici, economici, militari e culturali, retti da governi autonomi ed indipendenti; nonostante le frequenti guerre tra città,
la lingua comune e la medesima cultura furono alla base di uno sviluppo civile che raggiunse, tra il VI ed il III secolo a.C. le vette che ben conosciamo.
La politica intesa come saggia amministrazione della cosa pubblica e la visione democratica dei rapporti tra cittadini furono basilari nella crescita della società civile greca. La filosofia, come risposta ai dubbi della vita, la scultura, quale ricerca dell’ideale di bellezza, il teatro, quale manifestazione dei problemi singoli e sociali, furono veicoli fondamentali per insilare in queste genti un ideale di società culturalmente avanzata e giusta. In questo processo ebbero anche ampio rilievo, sia la cultura fisica per l’affermazione del concetto, fatto poi proprio dai Romani, di “mens sana in corpore sano” e per instillare nei giovani il principio di una corretta competitività, sia la musica e la danza ed altro ancora.
L’insieme di questi ideali e di questi principi furono indubbiamente assorbiti anche dai popoli con cui il mondo greco venne a contatto nel corso dei secoli, in particolare con gli Egizi, dai quali recepì importanti nozioni, sia nel campo storico/letterario, sia nell’arte medica che seppero ulteriormente sviluppare.
Il flusso nella Grecia pre-classica di tanti popoli ha prodotto, quindi, quella sintesi di culture diverse che si è poi gradualmente irradiata, sino ai giorni nostri, sul resto del pianeta, avendo affermato principi universali quali la libertà, la democrazia e la parità di diritti per tutti gli uomini.
Più che con lunghi discorsi, la grandezza di questa civiltà risalta anche osservando la bellezza plastica di famose opere d’arte (vedasi alla pagina successiva). Tuttavia non possiamo terminare queste brevi considerazioni senza porre l’accento sul debito che la civiltà dell’area mediterranea ha nei confronti del mondo greco, i cui valori fondamentali furono, di fatto, recepiti da tanti popoli ed in varie epoche.

 

Giorgio Nobis - Verona
fine della settima puntata - continua

 

 

 

 

 

 

 

 

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Quelli che la Banca Commerciale Italiana..... - le news di agosto 2015